lunedì 26 luglio 2010

SAUVIGNON GRAVNER 1989

SAUVIGNON GRAVNER 1989




Che si beve oggi a pranzo…?si dai è una settimana che si rimanda l’apertura di sta boccia trovata in mezzo ad un mucchio in cantina.
Tappo integro e perfetto!E vai!
Lo versiamo… ad onor del vero troppo freddo ma subito si nota che il colore del vino è ancora brillante,vivo e acceso di un giallo paglierino con riflessi dorati, ripeto riflessi. Sorprendente per un bianco italiano dei fini anni ’80…ma si sa Gravner ha sempre lavorato bene ma questo colore ancora così inaspettatamente gioioso e vivace come se fosse un giovinetto e non un ragazzotto di 21 anni ci coglie un po’ alla sprovvista!
Purtroppo il naso però subito ci delude…forse l’età si è fatta sentire?Mah… mi astengo dal dare un giudizio definitivo e lo assaggiamo… subito si percepisce la mineralità e la sapidità del vino con gli intramontabili classici di foglia di pomodoro, pirazzine e asparago.
Si decide di lasciare la bottiglia aperta per una ora a temperatura ambiente… per dargli la possibilità di svilupparsi nella sua completezza.
Che sviluppo… Rosmarino, salvia, miele di castagno, pietra focaia spenta, mela verde matura, licheni, tabacco biondo e leggermente etereo nella sua vegetalità. Morbido come un velluto ma ancora abbastanza fresco da persistere nel gusto retro olfattivo di miele, sale marino…
In conclusione un vino sicuramente non memorabile ma affascinante e piacevole da bere per i suoi 21 anni e per essere italiano e scusate se è poco!

giovedì 8 luglio 2010

MIGLIOR SOMMELLIER DEL MONTEREGIO DI MASSA MARITTIMA: UN VENETO ALLA CONQUISTA DELLA MAREMMA



12 giugno ore 7. 30 del mattino a Montemerano suona la sveglia dopo un venerdì sera di lavoro abbastanza impegnativo (ore 1.30 a letto). Ore 8 si parte per Massa Marittima per partecipare al Master del Monteregio di Massa M. con un po’ di timore di non fare una bella figura, si sa che la sommellerie Toscana è una delle migliori,se non la migliore, a livello di concorsi in Italia.
Ore 9. 40 circa arrivo a Massa Marittima bella la sede del Master ma devo dire sono molto stanco e cadono gli occhi…
Ore 10.10 si parte con lo scritto. Una ventina di domande abbastanza semplici: qualche domande sullo champagne, sui distillati, ampleografia, enologia ed abbinamento e ancora due vini in degustazione alla cieca ovviamente.Ore 11 20 circa siamo fuori.



Si dovrà aspettare fino alle 14.30 per sapere i tre finalisti ore in cui, chi ha fatto qualche concorso lo sa, si vaga, sembriamo sempre dei disperati, si assaggia qualche vino, si mangia, si parla e si dorme sulle panchine.
Si arriva alle 14.30 vengono annunciati i finalisti: Rudina Arapi (miglior sommelier di Firenze 2010),Io e Jacopo Tolli (secondo al miglior sommelier di Firenze e al miglior sommelier di Toscana, svoltosi alla fine di giugno) bello ed emoziante come sempre questo momento.
Si estrae chi deve affrontare l’ultima prova…sono ultimo, vorrei spararmi essere ultimi a quest’ultima prova è snervante: lunghe attese confinati in qualche stanza chiusa o lontano da tutto e da tutti a pensare ai movimenti da fare le frasi da dire e a soffrire.
Finalmente è il mio turno e non so come hanno affrontato la prova miei colleghi. Uno due tre via si inizia con la degustazione alla cieca di tre vini. Degustazione fluida chiara e veloce rientro tranquillamente nei tempi stabiliti, ritengo sia molto importante non raccontare fantomatiche storie dell’orso e far capire alla giuria che in due minuti hai capito il vino, ho riconosciuto un vino rosso come biologico. Tre bevande da riconoscere, bene riconosciute tutte e tre: una birra chiara, una grappa e un amaro.



Si passa alla prova con il tavolo…mi sono veramente piaciuto: molto chiaro, leggero nell’affrontare i commensali (sei domande), sciolto e per nulla impacciato e invito la giuria ed il ‘mio’ tavolo ad osservare fuori per spiegare bene il territorio del Monteregio alla ricerca di quei profumi e caratteristiche riscontrabili nei vini.
Correzione della carta vini…così così ahimé la conoscenza ancora limitata dei vini del Monteregio non mi ha aiutato, ma per fortuna anche i miei avversari non sono stati splendidi in questa prova, così mi hanno riferito.
Ore 16,30 la proclamazione, ma per aumentare la nostra agonia ed attesa vengono proclamati i vincitori del vino Monte regio: miglior bianco Vermentino Ristella, Miglior rosso Poggio Ai Lupi, Vino più elegante Moris Farm.
Proclamazione si parte dal terzo: Rudina Arapi…e tutti aspettano il secondo e io pure…tremano la gambe…Jacopo Tolli!



Ho vinto…Emozionante e sinceramente non me l’aspettavo ma visti i molteplici complimenti ricevuti dopo la premiazione evidentemente ho convinto la giuria ed il pubblico!
Bello Bello Bello…
Ai nazionali speriamo di fare bella figura!



Tutte le foto sono state gentilmente offerte da Alessandra Saglimbene.