martedì 16 marzo 2010

Davide Buongiorno è il miglior Sommelier Professionista del Veneto! Premiazione

Che emozione! Un sogno diventato realtà al Castello di Susegana (tv)!



Un momento bellissimo in cui nella mia testa tutto si è azzerato! Avevo vinto punto, al di là dei piccoli errori fatti nelle prove! Ho fatto una buona degustazione dei due vini alla cieca, bene l'approccio con i clienti, non benissimo la prova di decantazione, ho avuto un vuoto, ma per fortuna ho sempre parlato con i clienti del vino, bene la prova di abbinamento dei vini ho tirato fuori dal cappello: un Cava di Augusto Torello, un Veltliner Tradition di Schloss Gobelsburg 2007, Spatbugunder Baden W. Hubert 2004, Moscato di Samos della Samos Coopertive ; per l'Italia un Prosecco vigneto Giardino di Adami (un dono alla zona che ospitava l'evento),un Pinot Gris elevé in barriques di Triolet 2007, Barolo Bricco Boschis Cavalotto 1997 e un Gewurztraminer vendemmia tardiva di Hosftetter 07 (un dono al piatto, uno strudel, e alla regione che mi ha ospitato negli ultimi due mesi). La correzione della carta vini molto bene a parte l'ultimo vino che non conoscevo!



Commosso e con gli occhi lucidi con mio padre e il delegato Ais Padova Bruno Maniero!

Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini in questi anni e che mi hanno aiutato a crescere! Lo staff del Met di Venezia: Corrado e Paola Fasolato e Massimo, Elio Rossetto e Monica dell'enoteca GWG di La Morra, tutti ma proprio tutti del Ristorante ' La Ciau del Tornavento' : Nadia, Maurilio, Cecilia, Luca, Marco, Annette e Tomo...(il Piemonte sarà sempre nel mio cuore), tutti i produttori di vino amici e consiglieri, il mitico Alessio e Stefy della Vinoteca di Serralunga e lo staff del ristorante 'Schoneck' a Falzes.


Lo sfogo dopo una giornata lunga e tesissima!

Grazie a tutti!!!!!!

mercoledì 3 marzo 2010

Sauvignon ‘Jahrgang’ Cantina Girlan 1995


Sauvignon ‘Jahrgang’ Cantina Girlan 1995



Cantina Girlan si trova a Cornaiano in provincia di Bolzano all’inizio della strada del vino a pochi chilometri dalla ben più conosciuta Appiano. La cantina nasce nel lontano 1923 e nel 1962 fu imbottigliata la prima mitica linea ‘fass n.9’. Da quel lontano ’62 sono passati orami 48 anni e ora la cantina/cooperativa conta circa 240 soci conferitori e circa 1100000 bottiglie prodotte. Un’altra grande realtà coopertiva o sociale ben strutturata, avviata e di elevata qualità. Tre le linee prodotte: Select art il top dell’azienda;Premium quella intermedia e una linea diciamo per la grande distribuzione chiamata Vinum.
Il vino di cui parlerò oggi è un vino che ,credo, non venga più prodotto almeno con questo nome e dovrebbe corrispondere alla linea oggi chiamata select art in quanto il nome, ‘Jahrgang’, corrisponde ad una traduzione più o meno simile a quella che potrebbe essere: vino d’annata, un’annata grandissima il ’95 per i bianchi Tirolesi. Ricordiamo però che a differenza di realtà molto ben più solide e conosciute come Cantina di Terlano la maggior parte delle altre aziende Tirolesi hanno incominciato a lavorare in modo diverso cercando la qualità e a credere nella longevità dei propri vini agli inizi degli anni ’90…anni quindi in cui si sperimentava di più.
Apro il vino praticamente a temperatura ambiente, ritengo che i bianchi d’annata non debbano essere serviti alla temperatura di un con gelato, come certi clienti amano…anyway…amo sempre annusare il vino appena aperto. Subito un sorriso mi si stampa sul volto e dico ai miei amici: ragazzi C’è tutto!Si sorpreso perché ho acquistato la bottiglia, una delle ultime, direttamente in azienda solo seguendo il consiglio dell’enologo quindi alla cieca! Il colore è un giallo paglia bagnata con toni e riflessi verdi scuri non di grande consistenza non brillante a testimoniare che il vino ha perso la vivacità giovanile. Al primo naso subito sono colpito dall’potenza ed intensità delle pirazzine: scaglie di felce secca, zolfo,fiammifero spento con una nota quasi affumicata che lentamente con il passare del tempo si allieverà donando al vino un susseguirsi di note fruttate (frutto della passione e arance stramature) , vegetali (asparago sott’olio e racemo di pomodoro secco), miele di castagno e sambuco…una grande complessità e finezza.
In bocca subito la grande sapidità (quasi croccante)si impadronisce dell’intera bocca con un finale morbido mandorlato mentre la vena acida appare orami abbastanza attenuta e calma (se pensiamo all’acidità bestiale, il vero segreto della sua longevità, che deve avere avuto questo vino nel 97) ma ben presente e fa da degna spalla alla salinità del vino. Non estremamente lunga la Pai ma 6-8 secondi vi assicuro sono sufficienti per respirare, godere e passare al secondo sorso… Leggermente carente la struttura elemento che ci fa capire un vino decisamente maturo e che sta terminando la sua vita…ma Signori che GRAN FINALE!!!!!
Handclap 30 euro spesi molto ma molto volentieri!!!!!!!!!!!!!!Trovarne di vini così in giro!